Mio signore

Mio signore


pp. 176, 1° ed.
978-88-297-0175-9
Maria, la sguattera del bar, un giorno si accorge che il suo vicino di casa è Dio. Lo ravvisa nel garzone della lavanderia, Andrea, un attempato giovanotto senza onore, ex tossico, con le caviglie gonfie e una faccia non simpatica. Gli dice «Signore, vi ho riconosciuto.» E lo invita a casa. Andrea è una carogna, e va da lei solo per riderne col cognato, padrone della lavanderia e un poco suo padrone. Si aspetta qualche gioco lercio e piccante. Invece Maria gli si inginocchia davanti e lo adora come il nuovo Gesù. Lui mira al sesso più spiccio, mal'assurda fede di lei lo seduce. Sul filo del desiderio, il culto segreto diventa gioco erotico crudele, nell'obbligo di una castità ardente. Andrea, respinto e beffato da Maddalena, sex symbol della Fratta, dubita di essere Dio. Però quel gioco santo e perverso lo fa sentire quasi un uomo. Quando il paese li scopre, c'è una congiura per rovinarli.Ma le vie del signore sono infinite. E i finali, anche. 

L'autrice scrive partendo da La madre santa di Leopold von Sacher-Masoch, che ha dato il nome a una perversione sessuale. I dialoghi sono nel dialetto della Fratta, fatto per il paradosso, in una lingua che grida e canta, come tutti i dialetti italiani. 

Autore

 è nata in Umbria, fra angeli e diavoli. È grata alla pessima educazione cattolica cui deve molta della sua ispirazione. I suoi personaggi – vecchi ingiudiziosi, bambini infernali, poeti futuristi, la Madonna giovinetta, il vecchio Tolstoj, puttane, santi – hanno tutti la stessa sfida, trovare la più invisibile delle felicità. Alcuni titoli: Memorie malvage, Dispetti divini, Gelosa di Majakovskij (tutti pubblicati da Marsilio), Delirio, Vangelo secondo Maria, Gianna Nannini da Siena, Buonanotte Angelo, Donna di piacere, Povera bambina, Il signore è servito, Il ritorno dei mariti, Riprendetevi la faccia (tutti pubblicati da Mondadori), Il promesso sposo (come un'autobiografia di Vittorio Sgarbi, Sonzogno), Sonata a Tolstoj (B.C. Dalai editore), Francesco e Chiara (Edizioni Dehoniane Bologna), Non mi vendere, mamma! (nottetempo). Il suo primo film come sceneggiatrice è Il portiere di notte di Liliana Cavani, gli ultimi Io sono l'amore di Luca Guadagnino e L'uomo che comprò la luna di Paolo Zucca. Casalinga e scrittrice, ha il callo della penna e quello della scopa.