Barbara Alberti è nata in Umbria, fra angeli e diavoli. È grata alla pessima educazione cattolica cui deve molta della sua ispirazione. I suoi personaggi – vecchi ingiudiziosi, bambini infernali, poeti futuristi, la Madonna giovinetta, il vecchio Tolstoj, puttane, santi – hanno tutti la stessa sfida, trovare la più invisibile delle felicità. Alcuni titoli:
Memorie malvage,
Dispetti divini, Gelosa di Majakovskij (tutti pubblicati da Marsilio),
Delirio,
Vangelo secondo Maria,
Gianna Nannini da Siena,
Buonanotte Angelo,
Donna di piacere,
Povera bambina,
Il signore è servito,
Il ritorno dei mariti,
Riprendetevi la faccia (tutti pubblicati da Mondadori),
Il promesso sposo (come un'autobiografia di Vittorio Sgarbi, Sonzogno),
Sonata a Tolstoj (B.C. Dalai editore),
Francesco e Chiara (Edizioni Dehoniane Bologna),
Non mi vendere, mamma! (nottetempo). Il suo primo film come sceneggiatrice è
Il portiere di notte di Liliana Cavani, gli ultimi
Io sono l'amore di Luca Guadagnino e
L'uomo che comprò la luna di Paolo Zucca. Casalinga e scrittrice, ha il callo della penna e quello della scopa.
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