Romanzo sperimentale, biografia, romanzo di formazione, elegia, meditazione sul flusso incessante della vita, soprattutto ricerca di un disegno che ricomponga l'armonia sottesa all'apparente caos del reale, La stanza di Jacob è il primo, grande capolavoro di Virginia Woolf, che con questo libro entra a buon diritto tra i grandi scrittori novecenteschi, creando una nuova forma narrativa che si costruisce su tracce, allusioni, simboli, ma resta tuttavia concreta, ancorata all'esperienza, al tempo stesso, secondo una metafora della stessa autrice, «granito e arcobaleno». Ispirato alla figura dell'amato fratello prematuramente scomparso, La stanza di Jacob disegna, attraverso sensazioni, emozioni, memorie, illuminazioni epifaniche, non soltanto un personaggio indimenticabile, ma un intero mondo, e regala, al lettore, le scoperte e l'incanto di una nuova visione.