Virginia WoolfI due eventi più traumatici del Novecento, dai quali il volto della Storia esce mutato per sempre, incorniciano il tempo della scrittura di Virginia Woolf (1882-1941). La Grande Guerra ne segna l’esordio modernista in
La stanza di Jacob e attraversa mirabilmente
La signora Dalloway; la minaccia della seconda Guerra Mondiale occupa, possente e terribile,
Le tre ghinee, e fa sentire la sua eco in
Tra un atto e l’altro, la sua ultima opera. In mezzo,
Al faro,
Orlando,
Le onde,
Gli anni: alcuni degli splendidi testi in cui l’artista assolve al compito che si è data in anni lontani, «Voglio scrivere di vita e di morte, di sanità e di insanità», trasformando per sempre il volto del romanzo.