In una nuova traduzione firmata, il capolavoro di Adalbert Stifter, secondo Thomas Mann
"uno dei narratori più strani, profondi, celatamente arditi e travolgenti della letteratura universale"Sei novelle esemplari ispirate a sei modeste pietre colorate, appena luccicanti nella loro tenue colorazione naturale: granito, calcare, tormalina, cristallo di rocca, mica, calcite; metafore di un mondo dimesso, crepuscolare, ispirato alla vita quotidiana, interamente permeato da quella "mite legge" che governa assieme la natura e il genere umano e che non si manifesta nel fragore dei grandi avvenimenti storici quanto nel ritmo sommesso dei gesti quotidiani, negli accadimenti più semplici e meno appariscenti della vita. Un mondo apparentemente lontano dalla modernità e dalle sue inquietudini e angosce, al contrario invece incredibilmente vicino, dove violenze e drammi sono semplicemente trasferiti dietro le quinte, illuminati da qualche fascio di luce obliqua, narrati non attraverso i fatti ma per vie indirette, come se il destino degli uomini si sedimentasse più nelle stanze che essi abitano, nei mobili e nelle suppellettili di cui si circondano, nella polvere che si insinua tra le cortine di una culla vuota, che nellaffannoso mistero della vita.
Adalbert Stifter (1805-1868), scrittore austriaco, talento narrativo di assoluta singolarità e una delle voci più ispirate della letteratura di lingua tedesca dellOttocento, è lautore di alcuni capolavori - le novelle raccolte negli Studi (1844-50) e nelle Pietre colorate (1853) e i romanzi Estate di San Martino (1857) e Witiko (1865-67) - che si pongono a pieno diritto tra le più perfette espressioni del realismo tedesco.
Paola Capriolo, autrice di numerosi romanzi di successo, di fiabe e racconti, e traduttrice soprattutto di classici della letteratura tedesca, per Marsilio ha pubblicato la traduzione delle Affinità elettive di Goethe e di Michael Kohlhaas di Kleist.