Takehiko Fukunaga
Takehiko Fukunaga(1918-1979), poeta, romanziere, saggista, pittore, è una delle voci più significative del Giappone del dopoguerra. Grande conoscitore della letteratura francese, in possesso delle tecniche narrative più moderne, fu molto critico nei confronti della letteratura «ufficiale» e si rivolse verso nuove forme espressive. Al centro della sua produzione sono il valore della vita e il senso della morte. I suoi personaggi vivono così intensamente ogni istante da trasformare l’esperienza del presente in una continua anticipazione della fine. Più intensa è l’esperienza, più marcata la solitudine, più urgente è la necessità di comunicare, più inevitabile si rivela la distanza. Non a caso la sua è stata definita «letteratura del dolore» (kanashimi no bungaku). La sua vasta opera è poco conosciuta al di fuori del Giappone, dove invece ha un seguito di appassionati, fedelissimi lettori. La sua sensibilità penetrante traspare in ogni suo scritto, dai brevi racconti al romanzo più impegnato, il lunghissimo Shi no shima (1972, L’isola della morte) che fa rivivere l’incubo dell’olocausto di Hiroshima e che gli valse un prestigioso premio letterario.